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mercoledì 30 gennaio 2019

NordLB - Un'altra banca salvata con il denaro dei contribuenti

E' sempre piu' probabile un salvataggio con i soldi pubblici per la Landesbank di Hannover. La politica regionale preferisce un consorzio di ricapitalizzazione formato dal Land e dalle casse di risparmio del nord, e sembra voler scartare l'opzione dei fondi americani. Per ora la Bassa Sassonia si farà carico di ricapitalizzare la banca con 2.5 miliardi di euro, ma le analogie con il caso HSH Nordbank lasciano ipotizzare che anche in questo caso avremo a che fare con un altro pozzo senza fondo. Ne scrive Die Welt


Il 22 gennaio il governo regionale della Bassa Sassonia ha preso una decisione storica. A partire dal 2020, come comunicato dal Ministro delle Finanze regionale Reinhold Hilbers (CDU) subito dopo la riunione del governo rosso-nero, il cosiddetto freno all'indebitamento (Schuldenbremse) si applicherà anche alla sua regione. Entro quest'anno nella costituzione regionale verrà inserita un corrispondente articolo. 

Dopo questa modifica della costituzione, sia l'attuale che i prossimi governi della Bassa Sassonia non potranno spendere più soldi di quelli che hanno già incassato. Ma per il Land del nord, già fortemente indebitato, la situazione potrebbe diventare ancora più complessa di quanto non lo sia già ora. 

Perché sul governo della Bassa Sassonia e sui suoi contribuenti, lentamente, ma apparentemente in maniera inarrestabile, si sta formando una valanga di spesa che potrebbe gettare al vento tutta la precedente pianificazione finanziaria. La Nord/LB, la banca pubblica regionale della Bassa Sassonia, ha urgentemente bisogno di capitale fresco. 

Con molta fatica e fra tante difficoltà ha superato l'ultimo stress test della Banca centrale europea piazzandosi ultimo fra tutti gli istituti tedeschi analizzati. Nei circoli bancari si dice sia necessario un aumento di capitale di almeno 3,5 miliardi di euro - altrimenti Nord/LB rischierebbe la risoluzione. Se il nuovo capitale alla fine sarà sufficiente per rendere l'istituto in grado di affrontare il futuro, lo possono sapere solo le stelle. 

Saranno i contribuenti a dover pagare per la mancanza di capitale 

Tuttavia c'è la volontà di andare avanti ad ogni costo. La mancanza di capitale di Nord/LB, se possibile, dovrà essere coperta con dei fondi pubblici. E questo nonostante il fatto che due investitori finanziari statunitensi nel fine settimana si siano dichiarati interessati. Secondo gli ambienti bancari, le holding finanziarie Cerberus e Centrebridge sarebbero interessate alla Landesbank. Cerberus controlla già HSH Nordbank insieme a un gruppo di investitori. 

Secondo i piani della Cancelleria di Stato di Maschsee, il Land, di gran lunga il maggiore azionista con il 59 % dell'Istituto, nelle operazioni di salvataggio farà la parte del leone e dovrà sborsare 2,5 miliardi di euro. E con esso anche i contribuenti della Bassa Sassonia. Due miliardi e mezzo sono una bella somma di denaro, con la quale, come calcolato dall'opposizione della FDP, si potrebbero sanare i bagni di tutte le scuole della Bassa Sassonia almeno 20 volte. E a dire il vero i contribuenti tedeschi non sarebbero mai piu’ dovuti passare dalla cassa per salvare una banca. 

La Sassonia-Anhalt, che ha il 5% del capitale di Nord/LB, come l’Associazione delle Casse di risparmio della Bassa Sassonia, della Sassonia-Anhalt e del Meclemburgo-Vorpommern (insieme hanno il 35 per cento) dovrebbero partecipare all’aumento di capitale con diverse centinaia di milioni. Alla manovra di salvataggio dovrebbero partecipare anche i fondi per la tutela del risparmio delle casse di risparmio e di altre Landesbank. Secondo il piano architettato la scorsa settimana sotto la supervisione della BCE, il pacchetto di salvataggio dovrà essere completato entro febbraio. 

Ma la partecipazione diretta degli investitori privati in Nord/LB tuttavia sarebbe teoricamente ancora possibile. I fondi di private equity Cerberus e Centerbridge sabato mattina hanno presentato un'offerta per rilevare il 49,8% degli attivi della Landesbank. La proposta include, tra le altre cose, che i due investitori mettano più di un miliardo di euro in NordLB, mentre il Land Bassa Sassonia, l'azionista di controllo, dovrebbe mettere a disposizione una parte del capitale necessario, almeno cosi’ si dice negli ambienti finanziari. In ogni caso, le opportunità, ma anche i rischi associati all'operazione sulla dissestata Nord/LB, rimarranno in capo al contribuente. 

La risanamento di una Landesbank in passato è già fallito 

Secondo Hilbers, l'offerta degli investitori privati sarebbe la conferma che la banca ha ancora buone potenzialità. L'offerta sarà valutata alla svelta e discussa con le parti interessate, il ministro delle Finanze tuttavia ha dichiarato: "contemporaneamente sto spingendo per i colloqui con il settore pubblico". Per lui è importante raggiungere una soluzione di lungo periodo sostenibile e praticabile e con una struttura redditizia. "Non si potrà semplicemente andare avanti come si è fatto fino ad ora" e non ci sarà nemmeno "una soluzione di breve termine", ha detto durante il fine settimana. 

Il pubblico, secondo il governo di Hannover, dovrà avere pazienza fino a quando l'accordo - sia esso con le casse di risparmio e le banche pubbliche, oppure con gli investitori privati - sarà concluso. I Verdi e la FDP avrebbero voluto una sessione speciale del parlamento regionale sul tema Nord/LB, ma a causa dei rapporti di forza nel parlamento regionale dovranno fare affidamento sulla buona volontà della Groko della Bassa Sassonia. 

Ma proprio quello che in questi giorni il governo regionale sta cercando di fare, solo 160 chilometri più a nord in passato è già finito male una volta. Esattamente ad Amburgo, dove la città anseatica e la regione dello Schleswig-Holstein quasi dieci anni fa hanno assicurato la sopravvivenza della loro Landesbank con i soldi del contribuente. Nel 2008 e nel 2009, le due regioni avevano anche versato tre miliardi di euro nella loro Landesbank in crisi, ed emesso garanzie per altri dieci miliardi di euro. 

I politici ne avevano sottolineato "la grande importanza" per la regione 

L'allora senatore delle finanze di Amburgo, Michael Freytag, e il ministro delle finanze di Kiel, Rainer Wiegard (entrambi CDU), all'epoca si erano mostrati fiduciosi come fa oggi, dieci anni dopo, il loro collega di partito della Bassa Sassonia, Reinhold Hilbers. Con quelle stesse iniezioni di risorse finanziarie negoziate a porte chiuse, secondo il duo Freytag/Wiegard, sarebbe stato tracciato "un sentiero decisivo per la capacità di HSH Nordbank di sopravvivere". 

Entrambi avevano giustificato la loro decisione con la "grande importanza" che HSH rivestiva per l’area economica e con il fatto che praticamente la banca sarebbe indispensabile per la crescita e la prosperità della Germania del nord. Quanto sia costato il risultato di questa requisitoria è ben noto. 

Poco più di 16 miliardi di euro è la somma che i cittadini di Amburgo e dello Schleswig-Holstein nei prossimi anni dovranno pagare per aver deciso di salvare la loro Landesbank, almeno secondo i calcoli fatti dalla "Hamburger Abendblatt". L'elenco delle promesse secondo le quali il governo regionale non sarebbe mai piu' dovuto intervenire nel settore bancario è così lungo che potrebbe essere usato per tappezzare di carta le pareti di vetro del parlamento di Kiel o i rivestimenti in legno del Parlamento di Amburgo. 

La stessa HSH a dicembre è stata venduta ad un prezzo da saldo al gruppo finanziario internazionale creatosi intorno al gigante degli investimenti statunitense Cerberus. Ed è proprio questa società che ora sarebbe interessata ad investire in Nord/LB. Probabilmente Cerberus finirà per acquistare solo alcuni crediti incagliati, a causa dei quali Nord/LB rischia di finire sotto la linea di galleggiamento, come accaduto a suo tempo alla HSH. 

La situazione per anni è stata minimizzata 

Come all'epoca di Freytag e Wiegard in questi ultimi due anni anche i ministri delle finanze della Bassa Sassonia hanno continuato a minimizzare la situazione della banca della regione. In primo luogo Peter-Juergen Schneider della SPD, il quale all’epoca aveva dichiarato che l'acquisizione della dissestata Bremer Landesbank, avvenuta nel 2016, non avrebbe mai potuto danneggiare la Nord/LB. 

In seguito alle elezioni regionali del 2018, Hilbers è diventato il successore di Schneider ed è lui che ora ad Hannover vorrebbe fare quello che i colleghi di Amburgo e Kiel non sono riusciti a fare: nel ruolo di presidente e capo negoziatore usare il denaro dei contribuenti per stabilizzare una Landesbank allo sbando. 

I motivi di Hilber sono altrettanto onorevoli di quelli dei suoi amici di partito di Amburgo e Kiel. Anche lui considera la banca "un partner importante" dell'economia della Bassa Sassonia e un importante datore di lavoro della regione. Stando alle dichiarazioni rilasciate la scorsa estate dal ministro delle Finanze al "Weser-Kurier" di Brema, il governo della regione si impegna per "continuare ad avere un'influenza decisiva sulle sorti di questa banca". 

Il pericolo che anche Nord/LB per la Bassa Sassonia possa diventare un pozzo senza fondo come lo è stata la HSH per Amburgo e Brema, secondo il cristiano-democratico, sempre molto sicuro di sé, non esiste. Secondo quanto dichiarato da Hilbers alla WELT AM SONNTAG l'obiettivo delle sue negoziazioni sarebbe quello di "rafforzare i coefficienti patrimoniali della Nord/LB e rendere la banca in grado di affrontare il futuro". 

Fusione in una Megasparkasse? 

Un obiettivo che il ministro delle finanze della Bassa Sassonia condivide con Helmut Schleweis, il presidente dell'associazione delle Sparkasse tedesche. Egli tuttavia ritiene che la Landesbank dovrebbe cambiare radicalmente - e nel lungo periodo non dovrebbe restare indipendente. Egli ha in mente - diversamente da una Nord/LB autonoma e alla connessa influenza esercitata dalla regione della Bassa Sassonia - una Megasparkasse, un'associazione di banche regionali sul modello delle banche cooperative. 

Da anni ormai le numerose Landesbank sono una spina nel fianco delle casse di risparmio. Sebbene dopo la crisi finanziaria il loro numero sia diminuito drasticamente, i cinque istituti restanti cercano ancora una loro legittimazione. Le banche spesso si portano via i clienti fra di loro. Ma nonostante l'apparente inefficienza, l'ostinazione dei rispettivi signorotti regionali è grande. 

Anche la crisi di Nord/LB per il momento non cambierà molto. I negoziati per una fusione con la Landesbank dell'Assia sono miseramente falliti. E dato che la risoluzione della Nord/LB per le casse di risparmio sarebbe anche piu’ costosa rispetto all’invio di capitale fresco in Bassa Sassonia, probabilmente per loro non resterà altra scelta che mettersi un’altra volta le mani in tasca - almeno se l'accordo con gli investitori privati dovesse fallire. Alcune casse di risparmio continuano ancora oggi a soffrire per la megalomania di WestLB, la cui eredità si cerca di smaltire sin dal 2012. 

Anche la Commissione europea vuole esaminare attentamente l'accordo raggiunto dalla Bassa Sassonia. Per le autorità garanti della concorrenza di Bruxelles, le iniezioni di capitale fatte con il denaro dei contribuenti non rappresentano certo una soluzione auspicabile. Chi conosce la materia ipotizza quindi che l'operazione di salvataggio pubblico dell'Istituto sarà soggetta a delle condizioni, che probabilmente richiederebbero una ristrutturazione della banca, combinata con una cura dimagrante. Uno scenario possibile è che la Braunschweigische Landessparkasse, controllata da Nord/LB, venga sciolta. Di fatto un assist al grande fan del consolidamento Schleweis.


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sabato 28 aprile 2018

Perché con Olaf Scholz alle finanze i tedeschi non potranno piu' dare le solite lezioncine sui salvataggi bancari

Il socialdemocratico Scholz è stato per molti anni il sindaco di Amburgo e quindi responsabile per gli oltre 20 miliardi di euro di denaro pubblico spesi per tenere a galla HSH Nordbank, la banca zombie di Amburgo al centro del piu' grande scandalo finanziario tedesco. Come faranno i tedeschi alla prossima crisi bancaria ad alzare il ditino nei confronti del sud-europei con un ministro delle finanze che dal 2011 copre gli errori e le collusioni della politica tedesca con una pioggia di miliardi pubblici? Ne parla Werner Marnette sulla Hamburger Abendblatt


Tra il 24 febbraio 2009 e il 28 febbraio 2018 grazie a HSH Nordbank sono stati bruciati oltre 13 miliardi di euro di denaro dei contribuenti tedeschi - oppure se preferite 4 milioni di euro al giorno. Cio' sarebbe stato evitabile se i politici avessero adempiuto ai loro doveri di controllo. Proprio Olaf Scholz, dal 2011 corresponsabile per i salvataggi HSH, il 28 febbario di quest'anno ha affermato: "Non vediamo alcun errore nella nostra condotta su questa vicenda".

L'autorità di vigilanza bancaria tedesca già nel febbraio 2009 aveva fissato una scadenza minacciando la chiusura di HSH. I capi di governo Carstensen e Beust avevano poi annunciato che HSH Bank doveva essere salvata con oltre 13 miliardi di euro. Il pacchetto di salvataggio era senza alternative, almeno cosi' dicevano.

Nove anni dopo siamo arrivati alla fine della storia. Già nel 2015 l'UE ne aveva ordinato la vendita oppure la liquidazione dopo che la banca nel corso dello stesso anno si era trovata di fronte alla bancarotta. Il 28 febbraio di quest'anno Daniel Günther e Olaf Scholz (presidenti delle regioni) si sono presentati davanti alla stampa a Kiel. "E' un grande passo verso la fine del viaggio della nostra regione nel mondo delle banche commerciali", ha detto in quell'occasione Günther. Sono seguiti discorsi impegnativi sul grande sforzo fatto per proteggere il patrimonio della regione e per evitare nuovi rischi causati dalla concessione di ulteriori garanzie. Affermazioni facilmente confutabili.

I presidenti delle regioni durante la conferenza stampa hanno spiegato che avrebbero venduto HSH come una singola banca e che avrebbero ottenuto "un prezzo di vendita inaspettatamente buono". "E' una linea di chiusura dopo gli sviluppi sbagliati negli anni fra il 2003 e il 2008", ha detto Scholz in quell'occasione. Il costo complessivo sostenuto dai cittadini tuttavia è stato tenuto nascosto. Oltre alla frase fatta "il fantasma è qui, ma è imprigionato", in quell'occasione Scholz non ha avuto altre parole per i cittadini.

In realtà la banca non è vendibile, e non è in alcun modo possibile ottenere un valore positivo dalla sua vendita. Il valore aziendale è negativo per diversi miliardi di euro. Il prezzo pagato, pari a un miliardo di euro, a causa del "meccanismo di aggiustamento del prezzo di acquisto" è puramente fittizio. Nei fatti le 2 regioni pagano ai "compratori" un importo pari alla somma delle garanzie di 10 miliardi di euro e gli lasciano una banca che è stata ripulita dai crediti inesigibili a spese dei cittadini. Olaf Scholz ha reagito in maniera alquanto irritata alle domande critiche della stampa sull'uso della garanzia da 10 miliardi di euro. "Avete fatto una ricerca non corretta", ha rimproverato a un rappresentante della stampa.

L'irritazione del Bürgermeister è comprensibile, si sente preso di mira. Olaf Scholz già da anni sapeva molto bene che il pacchetto di salvataggio sarebbe fallito e i 10 miliardi di euro di garanzia sarebbero stati interamente utilizzati. Anche durante la sua presidenza HSH ha potuto continuare a scaricare indisturbatamente il peso dei suoi crediti deteriorati sui cittadini e a mostrare profitti, laddove in realtà non ce n'erano. Al piu' tardi nel 2015 il perfido gioco della banca sarebbe dovuto finire, visto che le perdite accumulate dal 2009 ammontavano a oltre 5 miliardi di euro e il fallimento non era piu' evitabile.

Olaf Scholz e Torsten Albig (presidenti delle regioni) hanno salvato la banca ancora una volta: si sono fatti approvare dai parlamenti regionali una garanzia di 16.2 miliardi di euro, hanno condonato agli armatori oltre 800 milioni di debiti e hanno scaricato sui cittadini crediti navali inesigibili per oltre 6 miliardi euro. L'UE con la decisione di imporre la vendita della banca entro il 28 febbraio 2018, o in alternativa la risoluzione della banca, ha reagito correttamente, ma ormai era troppo tardi. E' lecito avere qualche dubbio sul fatto che quella di HSH si tratti effettivamente di una vendita. Si tratta piuttosto di un accordo con i fondi hedge Cerberus e JC Flowers, mediante il quale i compratori e il consiglio di HSH sono riusciti ad imporre i loro interessi e quelli di alcuni  particolari clienti bancari a scapito di quelli dei cittadini. La "vendita" sarebbe piuttosto una risoluzione privata realizzata insieme agli Hedge-Fund, con la quale è stato garantito un livello massimo di opacità rispetto a quanto sarebbe accaduto con una risoluzione gestita secondo le procedure pubbliche. Per Cerberus e J.C. Flowers sarà invece un affare miliardario, soprattutto se ci dovessero essere accordi paralleli con il consiglio di HSH e con gli armatori.

La stretta interdipendenza fra la politica, le imprese e HSH Norbank probabilmente è la vera la ragione dietro questo disastro di dimensioni miliardarie. Si è costituito un cartello del silenzio che non ha alcun interesse a fare un chiarimento. Il Prof. Martin Hellwig, esperto di banche, ha trovato parole molto chiare sull'argomento: "i responsabili della banca e dei governi sono riusciti ad evitare con successo una discussione pubblica grazie alla copertura, la minimizzazione dell'accaduto e alla mancanza di risposte. Le decisioni sui salvataggi del 2009, 2013, 2015/2016 si basavano su previsioni evidentemente sbagliate. (...) la responsabilità in democrazia è un'altra cosa".

Come altri prima di lui, Olaf Scholz puo' sentirsi sicuro davanti alla legge. Secondo l'ufficio del procuratore di Amburgo i membri del governo non "hanno la responsabilità delle decisioni prese, le hanno solo preparate". Il ruolo dei deputati viene invece considerato in maniera diversa. Se commettono errori a causa di informazioni mancanti, si rendono passibili di azioni giudiziarie, in quanto avrebbero avuto il diritto "di pretendere ulteriori informazioni dal Senato". Questo tuttavia è stato ripetutamente impedito sin dal 2009 dai governi regionali e dai vertici di HSH giustificando questa condotta con il segreto bancario.

Sarà ora interessante vedere come si comporteranno i due parlamenti regionali. Come nel 2009 i documenti relativi alle decisioni sono a disposizione dei deputati regionali. Documenti che non danno risposte ad alcune importanti domande e in cui si afferma senza una prova che una risoluzione ordinata della banca sarebbe stata la strada peggiore.

Il totale delle perdite causate da HSH Nordbank alla fine potrebbe essere di oltre 20 miliardi di euro, ma diventerà percepibile solo nel giro di qualche anno, grazie a politici come Olaf Scholz che sono riusciti a nascondere le perdite all'interno di altre società veicolo.


Puntate precedenti sullo stesso tema: Salvataggi alla tedeska: come è andata a finire?

giovedì 15 marzo 2018

Salvataggi alla tedeska: come è andata a finire?

HSH Nordbank è il piu' grande scandalo finanziario degli ultimi decenni, una banca pubblica zombie che nel corso degli ultimi anni è stata tenuta in vita con oltre 20 miliardi di euro di denaro pubblico. Dopo lunghi tentativi di vendita, nei giorni scorsi il fondo americano Cerberus e altri investitori hanno rilevato la parte sana della banca. Test.de intervista sulla vicenda Werner Marnette, ex ministro dello Schleswig-Holstein nonché profondo conoscitore della vicenda, il quale non ha dubbi: per i cittadini è una truffa, si tratta di una vendita fittizia. Da Test.de 


L'ex ministro per gli affari economici dello Schleswig-Holstein, Werner Marnette (CDU) aveva tempestivamente richiamato l'attenzione sui rischi che a causa di HSH Nordbank gravavano sui contribuenti. Si è dovuto dimettere dall'incarico perché nessuno nel governo regionale di Kiel aveva voluto ascoltare i suoi avvertimenti. "La vendita fittizia della banca è una truffa ai cittadini", dice Marnette in un'intervista a test.de - e ci spiega perché anche dopo la vendita della banca i problemi non sono affatto risolti.

Test: HSH Nordbank è stata venduta. Tutto è bene quel che finisce bene?

Marnette: No, non è una vera vendita, è una finzione. HSH Nordbank dal punto di vista aziendale è invendibile. Perché la banca nei suoi libri contabili ha ancora miliardi di euro di rischi. Per questo nessun'altra banca ha voluto rilevare HSH Nordbank. I crediti deteriorati e gli altri rischi non verranno rilevati dai nuovi proprietari, ma continueranno ad essere un enorme peso per i cittadini di Amburgo e dello Schleswig-Holstein. Perché le due regioni continueranno a garantire anche dopo la vendita.

Test: quali sono al momento gli oneri per i contribuenti?

Marnette: non conosciamo ancora tutti i rischi e gli oneri per i contribuenti. Probabilmente saranno piu' di 20 miliardi di euro. Di sicuro ci sono 13 miliardi di euro che sono già andati. Perchè HSH Nordbank ha già esaurito i 10 miliardi di euro di garanzia concessi dalle regioni di Amburgo e dello Schleswig-Holstein, oltre ai 3 miliardi di euro che entrambi i Laender avevano versato nel 2009 come iniezione di capitale. A cio' si aggiungono le rettifiche di valore e gli obblighi pensionistici di HSH Nordbank, per i quali garantiscono anche i contribuenti. Si tratta di almeno 1.5 miliardi di euro. E ci sono altri rischi. HSH Nordbank è una scatola nera, perché le perdite che potrebbe arrivare dal finanziamento delle flotte marittime ancora non si conoscono. I contribuenti vengono tenuti all'oscuro, non sanno cio' che potrebbe accadere. Neppure i deputati dei 2 parlamenti regionali conoscono le cifre. In aprile pero' saranno chiamati a votare sull'accordo di vendita deciso oggi.

Test: la banca pero' è sulla strada del miglioramento. Lo scorso anno dovrebbe aver realizzato 300 milioni di profitti

Marnette: non ci credo. La HSH Nordbank nel corso degli ultimi anni non ha mai realizzato profitti con le proprie forze. Le cifre positive ci sono state solo perché le garanzie delle regioni Amburgo e Schleswig-Holstein sono state utilizzate per compensare i rischi. Questo non sarebbe stato permesso a nessuna normale compagnia tedesca. Solo nel 2016 la banca ha subito una perdita di 6.2 miliardi di euro. Vale a dire: le perdite sono superiori al capitale proprio in bilancio. La banca già nel 2015 non era piu' solvibile e doveva essere liquidata.

Test: sarebbe stato meglio liquidare la banca invece di venderla?

Marnette: la banca doveva essere liquidata già diversi anni fa. A cosa serve incassare un miliardo di euro dalla vendita della banca se nel peggiore dei casi sul contribuente alla fine potrebbero gravare oltre 20 miliardi di euro? Sono soldi che mancheranno per gli asili, le scuole, le università e altri importanti compiti delle regioni. La vendita fittizia della banca è una truffa al cittadino perché ancora nessuno ha rivelato quali saranno i costi finali per la banca. I nuovi proprietari non scopriranno le carte. Assurdo è anche il fatto che i consulenti assunti per il processo di vendita alla fine avranno incassato quasi 200 milioni di euro.


Le puntate precedenti:





sabato 25 marzo 2017

Salvataggi alla tedeska

In Germania le banche si salvano ancora alla vecchia maniera: con il denaro pubblico. HSH Nordbank è la banca zombie del nord salvata con il denaro pubblico dello Schleswig-Holstein e della città di Amburgo: per ora è costata al contribuente tra i 20 e i 30 miliardi di euro. La parte sana della banca sarà ovviamente ceduta ad un'altra banca pubblica, mentre lo smaltimento dei crediti deteriorati della bad bank avverrà in tutta tranquillità, senza la pressione della BCE e della Commissione, come invece sta accadendo per MPS e le banche venete. Il punto sulla situazione, da Die Welt


Se qualcuno gli chiede di HSH Nordbank, Georg Fahrenschon risponde con dei monosillabi. Come era facile immaginare, durante la conferenza stampa annuale tenutasi questa settimana a Berlino, il presidente delle Casse di Risparmio Tedesche (Deutschen Sparkassen- und Giroverbandes, DSGV) ha preferito non rispondere alle domande sulla vendita della Landesbank della città di Amburgo e dello Schleswig-Holstein e sui rischi connessi per le casse di risparmio. Gli è stato chiesto se NordLB [Landesbank pubblica di Hannover] vuole davvero comprare HSH Nordbank: "qui preferisco usare il jolly- telefonate direttamente ai proprietari della NordLB", ha risposto Fahrenschon.

Considerando i diversi scenari sul tavolo, il futuro di HSH Norbank resterà incerto ancora per mesi. Ci sarà un compratore, oppure no? E se si', saranno i cinesi oppure la Landesbank di Hannover? La banca sarà divisa in una good bank e in una bad bank? Le perdite alla fine saranno 20 miliardi oppure 40? L'ultimo atto della crisi finanziaria avrà un lieto fine oppure è lecito aspettarsi un disastro? E soprattutto: l'istituto finanziaro della Germania del Nord, causerà solo qualche scossa oppure scatenerà un violento terremoto nel sistema finanziario tedesco?

Quanti acquirenti ci sono veramente?

L'ultima domanda interessa il presidente delle casse di risparmio tedesche, Fahrenschon, piu' di tutte le altre. Perché sono proprio le casse di risparmio a garantire per le Landesbanken. Per questa ragione sia ad Amburgo che nello Schleswig-Holstein ci si augura che il processo di vendita iniziato a gennaio possa essere l'ultimo capitolo di una storia breve ma densa di perdite, soprattutto si spera che sia possibile trovare un compratore entro il febbraio 2018. La cosa piu' importante: i miliardi che fino ad ora il contribuente ha già pagato per il sostegno e il risanamento della banca devono essere gli ultimi. Ed è proprio quello che i politici dell'opposizione e i manager della banca temono.

Nelle stanze del potere si usano altri toni. Verso la fine di  febbraio il Ministero delle Finanze dello Schleswig-Holstein parlava di "numerose manifestazioni di interesse". Il senatore responsabile per gli affari finanziari della città di Amburgo, Peter Tschentscher (SPD), si era mostrato molto soddisfatto per la situazione. Secondo le informazioni di „Welt am Sonntag“, tuttavia, al primo appuntamento si sarebbero presentati meno di 10 potenziali compratori interessati - alcuni di questi presumibilmente solo perché volevano farsi un'idea sulla situazione dei conti della banca. Quanto in realtà la vendita potrebbe essere difficile lo mostra il caso della WestLB.

La banca era entrata in crisi a causa della crisi finanziaria e aveva messo il suo proprietario, il Land Nordrhein-Westfalen, in una situazione difficile, simile a quella in cui si trovano attualmente le 2 regioni del nord per via di HSH Nordbank. All'epoca si parlava di 50 possibili compratori interessati all'acquisto di WestLB. Alla fine erano rimasti solo in 5 e nessuno di questi ha poi deciso di comprare. Nel 2012 la banca è stata divisa in piu' parti e lo smaltimento dei crediti residui durerà probabilmente fino al 2027.

Un disastro per le regioni Amburgo e Schleswig-Holstein

I proprietari (pubblici) di HSH Norbank hanno deciso invece di risanare l'istituto. Amburgo e Schleswig-Holstein detengono il 90% della Landesbank, le parti residue sono di proprietà delle Casse di Risparmio dello Schleswig-Holstein e dell'investitore americano J.C. Flowers. I piani di risanamento non hanno mai preso il volo. Soprattutto perché il mercato internazionale dei trasporti navali non si è mai ripreso. La HSH Nordbank, ex leader mondiale nel finanziamento delle flotte marittime, è stata colpita in maniera particolarmente dura: il suo portafoglio di crediti verso le compagnie navali è stato svalutato piu' volte mentre in piu' occasioni i prestiti non esigibili erogati per l’acquisto di navi e petroliere sono passati in mani pubbliche. 


Per i Laender Amburgo e Schleswig-Holstein si tratta di un disastro economico. Il professore di economia di Kiel, Peter Nippel, nell'estate 2016 calcolava in 13 miliardi di euro la somma che gli azionisti pubblici hanno dovuto pagare dal 2009 al 2015 per sostenere la banca. Il portavoce della FDP nel Parlamento di Amburgo, Michael Kruse, parla di una perdita complessiva di circa 20 miliardi di euro dalla fondazione della banca avvenuta nel 2003.

La Linke, che da diversi anni chiede la liquidazione della banca, calcola in 27 miliardi di euro di costi per i 2 Laender. Per fare un confronto: il bilancio annuale della città di Amburgo è di circa 10 miliardi di euro, quello dello Schleswig-Holstein è di circa 11 miliardi di euro. In tutto le 2 regioni fino ad ora hanno incassato 354 milioni di euro di dividendi e 2.9 miliardi di euro di interessi che la HSH Norbank ha pagato per i 10 miliardi di garanzie pubbliche.

Le casse di risparmio dovranno garantire?

Dopo un lungo negoziato, Amburgo e Schleswig-Holstein sono riusciti ad imporre alla Commissione UE la possibilità di aiutare finanziariamente la banca. Poiché gli aiuti pubblici dati alle banche sono considerati una distorsione della concorrenza, alla fine del processo di risanamento HSH Nordbank dovrà essere venduta. Se non si riuscirà a vendere la banca entro il 28 febbraio 2018, la banca dovrà interrompere la sua attività e dismettere il suo attuale portafoglio crediti. In quel caso, anche i singoli settori della banca, ad esempio il business nelle energie rinnovabili o quello nel settore immobiliare, dovranno essere venduti. Ma anche la vendita dei crediti residui alla fine graverebbe con ulteriori miliardi di perdite sui bilanci delle 2 regioni.

La liquidazione di HSH Norbank potrebbe causare un terremoto nell'intero sistema finanziario tedesco: "le casse di risparmio tedesche hanno un problema serio, perché il fondo di garanzia delle Landesbank è gia al limite. Se questo dovesse restare senza risorse, sarà il fondo di garanzia delle casse di risparmio a dover garantire per la liquidazione della banca", dichiara il politico della FDP Kruse. "E questo potrebbe mettere in difficoltà la stabilità e la solvibilità di tutto il sistema delle Sparkasse tedesche".

Ma c'è anche qualcos'altro ad innervosire le casse di risparmio e il loro presidente Fahrenschon. Hanno venduto ai loro clienti  obbligazioni della HSH Nordbank per un totale di 7 miliardi di Euro, soprattutto in Westfalen-Lippe. Se HSH Norbank non dovesse essere piu' in grado di onorare questi titoli, i risparmiatori perderebbero il capitale e gli interessi. "Si tratta di obbligazioni a tasso fisso con l'obbligo per il possessore, nel caso peggiore, di partecipare alle perdite", dice Norbert Weber, ex dirigente bancario e membro del gruppo parlamentare della Linke nel Parlamento di Amburgo. "Le casse di risparmio dovrebbero riacquistare questi titoli, se non vogliono rischiare un grave danno di immagine per l'intero settore".

Kernbank e Bad Bank - due facce della HSH Nordbank

Mentre tutto intorno infuria la tempesta, HSH Norbank cerca di tornare ad una situazione di normalità. Dopo anni di scandali con perdite enormi, buchi finanziari e processi contro gli ex membri del consiglio di amministrazione, i vertici della banca desiderano solo una cosa: serietà negli affari per cercare di aumentare le chance di vendere la banca. Il CEO Stefan Ermisch si concentra soprattutto sulla promozione presso i potenziali investitori della "parte economicamente sana della banca". Si tratta delle attività legate agli immobili, al trasporto, alle energie rinnovabili, alla sanità e ai clienti aziendali.

I proprietari tuttavia dovranno vendere anche la bad bank. E' qui che infatti sono stati scaricati i prestiti in default dell'istituto, titoli tossici acquistati sul mercato immobiliare americano prima della crisi finanziaria mondiale, crediti verso le  compagnie navali ormai senza un valore e prodotti speculativi di qualsiasi tipo. La domanda è solo una: in che modo? In un pacchetto unico con la good bank, e questo sarebbe l'obiettivo primario delle regioni. Nel settore tuttavia lo si considera alquanto improbabile. Anche lo stesso CEO die HSH, Stefan Ermisch, dice apertamente di non credere a questa possibilità.

Ermisch lo ha già annunciato ad inizio dicembre: per la vendita della good bank e della Bad bank ha in mente 2 diversi tipi di investitori. Una bad bank come quella creata per smaltire i crediti deteriorati di HSH Norbank probabilmente sarà offerta agli hedge fonds americani. Norbert Weber della Linke crede che la banca stia cercando un taglio netto: "sono sicuro che la banca dovrà essere divise in due parti, anche da un punto di vista giuridico, prima di procedere alla vendita".

Da un lato si facilita la cessione della parte sana, dall'altro Amburgo e Schleswig-Holstein potranno concentrarsi sulla liquidazione della "bad bank", nel caso in cui non fosse stato possibile venderla entro il febbraio 2018. Anche Lüthje si aspetta una cessione separata: "La banca core sarà venduta. La bad bank probabilmente sarà gestita ancora per diversi anni direttamente dai 2 Laender - con l'approvazione della Commissione - in modo da riuscire a vendere a prezzi accettabili i vecchi prestiti".

Il sindaco di Amburgo, Olaf Scholz (SPD), riuscirà sicuramente ad ottenere l'autorizzazione necessaria da Bruxelles, dice Lüthje. "Herr Scholz è in grado di portare a casa un simile risultato". Che gli investitori interessati a HSH Nordbank siano meno di 10, secondo Lüthje, non è un problema. Cio' che conta, secondo lui, è il numero di quelli che resteranno dopo aver visto i libri contabili.

Alla core bank di HSH Norbank potrebbero essere interessate anche banche di altri paesi in cerca di un maggiore accesso al mercato tedesco ed europeo. Da mesi si specula sul fatto che un istituto cinese potrebbe rilevare la banca. Proprio in questa fase la Cina sta aumentando i suoi sforzi per acquistare aziende hi-tech tedesche. Perché non una banca direttamente in contatto con le aziende?

Nord LB sarà costretta ad acquistare?

L'ex dirigente bancario Bernd Lüthje, ex presidente del consiglio di amministrazione di WestLB, di cui ha guidato la ristrutturazione dei primi anni 2000, non crede a questo scenario: "le banche cinesi vanno laddove possono avere accesso diretto alle aziende di piccole e medie dimensioni. HSH Nordbank non è una banca specializzata in piccole imprese. Io credo che alla fine sarà NordLB [Landesbank pubblica di Hannover] a comprare la parte sana di HSH Nordbank".

Lüthje non è il solo a pensarla in questo modo. L'ipotesi che alla fine sarà NordLB a comprare HSH Norbankd, o almeno la parte buona della banca, è alquanto popolare fra gli esperti del settore. Il consiglio di gestione di NordLB ha tuttavia smentito piu' volte il suo interesse - alla fine del 2016 l'istituto di Hannover ha acquisito la Landesbank di Brema e deve ancora integrarla nel gruppo. NordLB si trova ora nei bilanci 10 miliardi nominali di crediti erogati al settore navale, un rischio notevole considerando gli sviluppi nel mercato dello shipping.

Le speculazioni su di una nuova acquisizione nel nord del paese non sembrano fermarsi: "è piu' che probabile che alla fine NordLB sarà costretta a comprare HSH Nordbank, perché è la volontà politica dei governi regionali rosso-verdi del nord", dichiara il politico della FDP Kruse. "Con questa soluzione sia il settore pubblico che le casse di risparmio potrebbero guadagnare tempo. Alla fine sarebbero i contribuenti a dover garantire con somme considerevoli. Anche scaricando una parte delle perdite sulla Bassa Sassonia il problema di fondo resterebbe irrisolto: la garanzia comune sui debiti".

Non c'è nessun piano B

Ma cosa potrebbero fare i proprietari se non si riuscisse a vendere la banca - né per intero né in 2 parti separate? "Non c'è nessun piano B", dice un influente politico di Amburgo, che ha seguito la vendita con attenzione.

E dipinge uno scenario ancora piu' cupo: le autorità finanziarie di Amburgo non sono affatto preparate per un processo di queste dimensioni: lo smantellamento e la vendita di una banca che un tempo aveva in portafoglio oltre 200 miliardi di Euro di attivi. I consulenti legali e gli avvocati, con le loro ricche parcelle, probabilmente alla fine saranno gli unici a trarne beneficio. 

Le condizioni per la vendita di HSH Nordbank sembrano essere molto diverse da quelle della vendita di WestLB: se la vendita di HSH Nordbank o di una sua parte dovesse fallire, ci sarebbe un lungo strascico, e se i crediti inesigibili della bad bank dovessero essere svalutati sotto la gestione delle 2 regioni, il conto finale per Amburgo e Schleswig-Holstein sarebbe molto piu' alto. Secondo Norbert Weber della Linke, "avremmo probabilmente altri 10 miliardi di euro di costi aggiuntivi per le 2 regioni".

sabato 14 gennaio 2017

Quanto costerà lo scandalo HSH Nordbank al contribuente tedesco?

L'economista tedesco Martin Hellwig su wirtschaftsdienst.eu prova a fare il conto di quanto potrebbe costare al contribuente tedesco il salvataggio di HSH Nordbank. Secondo Hellwig al momento siamo sui 17 miliardi di euro a carico dei 2 Laender, Amburgo e Schleswig-Holstein, ma il conto è provvisorio perché la banca ha ancora perdite nei bilanci e in queste condizioni non è vendibile entro il 2018, come concordato con l'UE. Tutto ovviamente nel silenzio dei media tedeschi che continuano ad occuparsi solo del salvataggio pubblico di MPS. Da wirtschaftsdienst.eu


I media tedeschi si indignano per lo scandalo Monte dei Paschi di Siena ma tacciono sullo scandalo HSH Norbank. Nel caso HSH Norbdank i costi per il contribuente tedesco saranno sicuramente maggiori rispetto a quelli che lo stato italiano dovrà sostenere per Monte dei Paschi di Siena.

Ad inizio dicembre HSH Nordbank, per poter coprire le perdite accumulate, ha annunciato l'utilizzo completo delle garanzie offerte dai Laender Amburgo e Schleswig-Holstein. Quando nel 2009 le garanzie furono concesse, si diceva che al contribuente non sarebbero costate nulla, servivano solo per tranquillizzare i creditori della banca. Anche quando nel 2013 la garanzia è salita da 7 a 10 miliardi di euro, si ripeteva che in fondo al contribuente non sarebbero costate nulla, si trattava solo di ridurre la richiesta di ricapitalizzazione delle autorità di controllo; la garanzia bancaria, si diceva allora, sarebbe stata utilizzata solo per 1.2 miliardi di euro. Pero' ora scopriamo che hanno bisogno di 10 miliardi di euro! Secondo un calcolo fatto nel luglio 2016 da Peter Nippel dell'Università di Kiel, io ipotizzo che ai 2 Laender la garanzia pubblica costerà circa 7.4 miliardi di Euro (detratti i 2.4 miliardi di euro che i Laender hanno incassato dalla banca per la garanzia). Nel calcolo totale delle perdite accumulate devono essere considerati anche i 9.2 miliardi di Euro che i 2 Laender hanno apportato alla banca come capitale proprio (dedotti i dividendi). Considerando che il bilancio dello Schleswig-Holstein è di 11 miliardi di euro, non stiamo certo parlando di spiccioli.

Nel 2016 ancora una volta i Laender hanno aumentato i loro rischi. Nel giugno 2016 sono stati trasferiti ad una Bad Bank crediti deteriorati per un valore nominale di 5 miliardi di euro: secondo una valutazione di Pricewaterhouse Coopers il loro "valore di mercato" doveva essere di circa 2.4 miliardi di euro. I 2.6 miliardi di differenza sono stati calcolati come perdita ed imputati sulla garanzia. Sul presunto valore di mercato di 2.4 miliardi di euro al 30 settembre 2016 c'è stata una ulteriore correzione per un valore di circa 340 milioni di euro. Anche i residui 2 miliardi di euro di valore sono ancora un rischio - a carico dei Laender.

Secondo l'accordo con la Commissione Europea, la banca può' trasferire a investitori privati prestiti in sofferenza per un valore nominale di 2 miliardi di Euro, ai 2 Laender invece fino a 6.2 miliardi di euro. I crediti problematici rimasti nel bilancio della banca impediranno fino al 2018 la privatizzazione della banca, a meno che i Laender non siano disposti ad indennizzare gli acquirenti per le eventuali perdite. E questo potrebbe costare altri miliardi di euro - in aggiunta alle voci già considerate, vale a dire 17 miliardi di euro.

I responsabili della banca e dei governi regionali hanno impedito una discussione pubblica su quanto stava accadendo occultando i fatti e truccando i bilanci. I provvedimenti a sostegno della banca deliberati nel 2009, 2013 e 2015/2016 si basavano su previsioni chiaramente sbagliate. Cosi' nel 2013 si sosteneva che la crisi del trasporto navale si sarebbe conclusa entro la fine del 2014, e questo nonostante la sovraccapacità e la pressione sui margini fossero sempre piu' forti. Il piu' grande finanziatore di flotte navali al mondo (HSH Nordbank) non riusciva a capire o non voleva capire come funziona il mercato dei suoi debitori. La banca con le sue solite trimestrali positive cercava solo di diffondere ottimismo, ma questi guadagni potevano essere mostrati solo perché la svalutazione dei crediti deteriorati non era coperta dalla banca, ma dalle garanzie dei 2 Laender. 

In Schleswig-Holstein presto ci saranno le elezioni. Il governo regionale spera di tenere HSH Nordbank fuori dalla campagna elettorale, come erano già riusciti a fare nel 2015 ad Amburgo. In democrazia pero' la responsabilità è un'altra cosa.

venerdì 6 gennaio 2017

Perché nessuno parla di HSH Nordbank?

Mentre i media tedeschi attaccano l'Italia per il salvataggio pubblico di MPS, nessuno in Germania parla di HSH Nordbank, la banca zombie di Amburgo tenuta in vita grazie alle garanzie pubbliche della regione di Amburgo e dello Schleswig-Holstein. Il salvataggio va avanti nel silenzio dei media mainstream e con l'approvazione di Bruxelles, secondo stime autorevoli, alla fine ci saranno almeno 30 miliardi di Euro di debito aggiuntivo per le 2 regioni del nord. Jens Berger su Nachdenseiten.de

Il nuovo anno è iniziato da pochi giorni e in Germania si continua a discutere con grande interesse se l'utilizzo di determinate sigle per identificare i nordafricani nelle comunicazioni interne della polizia possa essere considerato razzista. Non abbiamo davvero nessun'altro problema? Sicuramente, tuttavia la maggior parte di questi problemi vengono messi a tacere dai media. Prendiamo ad esempio la crisi finanziaria e bancaria. Quando è stata l'ultima volta in cui avete sentito parlare della HSH Nordbank? Mentre alcuni media diffondono i classici comunicati di Public relations rilasciati dalla banca, che di fatto sono delle notizie false, HSH Nordbank alcuni giorni fa ha riconosciuto pubblicamente che la garanzia da 10 miliardi messa a disposizione dai Laender Amburgo e Schleswig-Holstein sarà interamente utilizzata. E' ormai chiaro che il board della banca e i due governi coinvolti stanno ingannando deliberatamente e con una certa diligenza l'opinione pubblica e si stanno scavando il loro rifugio miliardario. Perché non ne parla nessuno?

Cerchiamo di riassumere brevemente la storia di HSH Nordbank: i due leader della CDU locale, Peter Harry Carstensen e Ole von Beust, prima della crisi finanziaria decidono di trasformare la loro banca regionale in un player della finanza globale. Per poter portare in borsa una banca redditizia, assumono rischi enormi, dando vita ad uno dei più' incredibili scandali finanziari degli ultimi anni. Quando nel 2009 la banca è travolta dalla crisi finanziaria, nei suoi libri aveva un portafoglio di crediti erogati alle compagnie navali pari a 33 miliardi di Euro, che con l'inizio della crisi si erano trasformati in un grosso problema. Allora le banche calcolavano un tasso di default pari all'1%, vale a dire 330 milioni di Euro. In base alla valutazione di esperti esterni, all'epoca io ipotizzavo una quota di crediti inesigibili pari al 20% del totale, che avrebbe implicato circa 6.6 miliardi di perdite. Oggi invece scopriamo che le mie previsioni di allora sono state ampiamente superate dalla realtà dei fatti. 

Già durante la crisi del 2009 i Laender Amburgo e Schleswig-Holstein hanno prima dovuto ricapitalizzare la banca con 3 miliardi di Euro e poi coprire i rischi potenziali con una garanzia da 10 miliardi di Euro. Da allora i crediti deteriorati vengono ristrutturati e trasferiti dalla HSH Nordbank alla Bad Bank HSH Finanzfonds AÖR. Inoltre, la banca è ancora ai ferri corti con la Commissione UE, in quanto a Bruxelles gli aiuti miliardari ricevuti direttamente dai bilanci regionali vengono considerati come sovvenzioni pubbliche, quindi teoricamente proibiti.

Già nel 2009 quasi tutti gli esperti parlavano di perdite per almeno 10 miliardi di Euro. L'ex amministratore di HSH Dirk Jens Nonnenmacher, invece, gettava sabbia negli occhi dell'opinione pubblica: l'utilizzo completo dei 10 miliardi di Euro messi a disposizione dai Laender "probabilmente non sarà necessario"; questa strana formulazione già allora avrebbe dovuto far fischiare le orecchie a molti. E' stato fatale il fatto che la politica non si sia mai fidata degli esperti esterni, ma abbia sempre creduto ai banchieri di HSH e ai loro controllori, politici regionali non all'altezza del compito.

Sin dall'inizio i responsabili hanno cercato di ingannare l'opinione pubblica e una parte importante dei media ha partecipato a questa farsa.

Werner Marnette (CDU) una volta ha calcolato quale sarebbe stato il profitto di HSH Nordbank se tutte le cifre annunciate nei comunicati fossero state corrette, e se allo stesso tempo nelle frasi stampate in piccolo non ci fosse stato scritto invece il contrario. Si arriva ad un profitto cumulato di circa 2 miliardi di Euro ottenuto dalla banca a partire dal 2011. In realtà la banca nello stesso periodo avrebbe registrato una perdita di 5.23 miliardi di Euro. Come è possibile che cio' sia accaduto, nonostante i comunicati stampa, e come è possibile che la banca ora debba utilizzare interamente i 10 miliardi di Euro di garanzia se fino a poco tempo fa poteva vantare dei numeri cosi' positivi? Semplice: la banca continua a manipolare i suoi bilanci cosi' come aveva sempre fatto. I crediti deteriorati vengono valutati ad un valore fittizio mentre le garanzie pubbliche sono registrate come prevenzione del rischio e quindi spostano il risultato in positivo. La politica e i media lo sanno, ma spesso preferiscono giocare con l'inganno. 

Bild Zeitung del 10-12-2016

Era già noto dal 2009 che le perdite di HSH Nordbank avrebbero portato con sé un onere enorme per i bilanci regionali. Tuttavia si è preferito fare buon viso a cattivo gioco minimizzando il pericolo in maniera irresponsabile. In questi anni è sembrato che tutti volessero spostare la resa dei conti dopo il prossimo appuntamento elettorale in modo da passare l'eredità scottante al governo successivo. E in parte ha anche funzionato. Ma il piano potrebbe saltare, perché a maggio in Schleswig-Holstein ci saranno le elezioni e un cambio di governo non sembra improbabile. 

I costi restano ovviamente a carico del contribuente. Previsioni realistiche attuali partono da "almeno 25 miliardi di Euro" (Werner Marnette) fino a 32.4 miliardi di Euro (calcolo approssimativo basato sulle previsioni di perdite future fatto da Peter Nippel, Università di Kiel). Circa 30 miliardi di Euro di nuovi debiti fatti da entrambe le regioni sarebbero quindi uno scenario possibile. Facendo un calcolo: la regione di Amburgo ha 1.8 milioni di abitanti, lo Schleswig-Holstein 2.9 milioni di abitanti. Sarebbero 8.108 Euro di nuovo debito a testa per ogni abitante. Non è questo forse un buon motivo per andare sulle barricate? Almeno per i media non sembra sia cosi', preferiscono occuparsi dei "Nafris", e quando non c'è nulla di cui parlare, possono sempre raccontarci storie orribili sui russi, che ancora una volta sarebbero alla nostra porta. Vediamo quale sarà la prossima notizia strillata dai media nostrani. Sicuramente non riguarderà le banche e la grande coalizione.

domenica 18 dicembre 2016

Prosegue il salvataggio di HSH Nordbank con il denaro pubblico

Mentre in Italia i possessori di obbligazioni subordinate MPS trascorrono notti insonni, in Germania prosegue indisturbato il salvataggio di HSH Nordbank con il denaro pubblico. Alla fine al contribuente tedesco la ristrutturazione della banca potrebbe costare 15 miliardi di Euro. Da Die Welt.

Non ci sono piu' soldi. La HSH Nordbank utilizzerà per intero la garanzia pubblica di 10 miliardi di Euro per smaltire i crediti in sofferenza. La banca si riorganizza per la vendita.

Lontano dai microfoni i politici regionali coinvolti lo ripetono da mesi: i 10 miliardi di Euro di garanzia pubblica a disposizione di HSH Nordbank per lo smaltimento dei crediti deteriorati alla fine saranno interamente utilizzati. Ora lo dice anche Stefan Ermisch, dalla scorsa estate amministratore di HSH Nordbank: "La garanzia sarà interamente utilizzata nel corso del processo, ogni altra ipotesi è irrealistica".

La somma è garantita dai 2 principali proprietari di HSH Nordbank, i Laender Hamburg e Schleswig-Holstein. La fattura sarà invece pagata dal contribuente. Alla fine del terzo trimestre la banca aveva attinto dal fondo di garanzia 1.9 miliardi di Euro. I restanti 8.1 miliardi di Euro della garanzia saranno utilizzati da HSH Nordbank entro il febbraio 2018, quando la banca probabilmente sarà venduta, ha dichiarato Ermisch venerdi scorso in occasione della presentazione dei dati dei primi nove mesi del 2016.

Dal punto di vista tecnico funzionerà cosi': il fondo HSH AöR, un fondo di diritto pubblico finanziato dai 2 Laender, trasferirà alla HSH Nordbank il denaro necessario per la svalutazione oppure per lo storno totale dei crediti deteriorati. Si tratta in primo luogo di prestiti erogati a compagnie navali. "L'eredità ricevuta dal passato è molto pesante, rischiamo lo strangolamento", ha detto Ermisch.

La banca dovrà essere venduta entro il 2018

Dopo lunghi negoziati, i 2 Laender nel 2015 hanno raggiunto un accordo con l'UE su di un programma di risanamento per la banca, la cui esistenza era minacciata dal peso ereditato dalla crisi finanziaria del 2008-09. Il meccanismo di garanzia secondo l'accordo dovrebbe funzionare come se si trattasse del trasferimento di crediti deteriorati ad un Bad Bank.

La condizione per l'approvazione della Commissione UE era che HSH Nordbank fosse venduta entro la fine di febbraio 2018. Ermisch ha detto che per la Banca le garanzie funzionano come se fossero capitale proprio. Sempre secondo Ermisch, tuttavia, per la banca e per i Laender sarebbe stato molto meglio fare direttamente una ricapitalizzazione da 10 miliardi di Euro.

I Laender hanno preferito la variante della concessione di una garanzia perché speravano in una ripresa del trasporto navale e quindi nella possibilità per le compagnie di navigazione di ripagare ad HSH Norbank una parte dei loro prestiti. Anche nell'ottavo anno di crisi tuttavia il mercato non ha recuperato e anche per il 2017 Ermisch non si aspetta una ripresa: "soprattutto il mercato del trasporto dei container è in pessime condizioni", ha detto. "Le perdite saranno enormi". L'utilizzo graduale delle garanzie da parte della banca, tuttavia, per il contribuente è meno trasparente rispetto al pagamento di una sola grossa somma da parte dei Laender - i governi regionali di solito non danno informazioni in merito.

Wolfgang Kubicki, capogruppo della FDP nel parlamento regionale dello Schleswig-Holstein, venerdi ha affermato che il risanamento e la vendita della banca alla fine ai 2 Laender costerà 15 miliardi di Euro. Andrà sicuramente cosi', ha detto, senza spiegare in dettaglio gli importi. Le responsabilità politiche dovranno essere invece accertate da una commissione di inchiesta da istituirsi dopo le elezioni regionali del 2017: "La banca ha saccheggiato le casse dei Laender", ha detto il politico dell'opposizione.

Una parte dei prestiti sarà venduta già quest'anno

L'amministratore di HSH Nordbank Ermisch e il consiglio d'amministrazione vogliono rafforzare la banca prima della vendita. Il bilancio della banca si compone attualmente di 3 segmenti: il "core banking", la parte sana dell'istituto, con un attivo di 48 miliardi di Euro, nei primi 3 trimestri del 2016 ha registrato un utile di 535 milioni di Euro. La "banca per lo smaltimento" con un'eredità che dal 2009 ha raggiunto i 23 miliardi di Euro di attivo ed ha registrato una perdita netta nei primi 9 mesi pari a 151 milioni di Euro. La parte "varie e consolidamento" ammonta invece a 16 miliardi di Euro di attivo e nei primi 3 trimestri del 2016 ha registrato una perdita di 201 milioni di Euro.

Il bilancio della banca dovrà essere ulteriormente ridotto prima della vendita: inizialmente con la vendita di crediti deteriorati per un valore di 3.2 miliardi di Euro, la cui svalutazione è coperta dalle garanzie pubbliche. La prima metà del pacchetto arriverà sul mercato entro la fine di dicembre, la seconda parte poco dopo. Si tratta di crediti erogati per l'acquisto di immobili e aerei, solo in piccola parte di crediti concessi a compagnie navali. Non si sa ancora se la vendita della banca sarà effettuata nel suo insieme oppure se la "banca core" e la "banca per lo smaltimento" saranno cedute separatamente. Ne stiamo parlando con potenziali compratori in America, in Europa o in Asia, ha detto Ermisch. 

domenica 18 settembre 2016

Salvataggi alla tedesca

Mentre in Italia si prepara il bail-in con le subordinate di MPS, in Germania le banche in crisi si salvano ancora alla vecchia maniera: con il denaro pubblico. Die Zeit intervista l'AD di HSH Norbank, la banca zombie di Amburgo che per ripulire i bilanci cede i crediti inesigibili direttamente alle regioni. Da Die Zeit

Cosa succederà adesso a HSH Norbank, che al contribuente è già costata miliardi di Euro? Intervista al CEO Stefan Ermisch, che crede ancora nel futuro della banca.

DIE ZEIT: Herr Ermisch, il suo istituto è stato il piu' grande finanziatore di flotte navali. Il settore è crollato, giusto?

Stefan Ermisch: fatta eccezione per una piccola ripresa nel 2011, la situazione nel corso degli anni è ulteriormente peggiorata. E' una crisi terribile. La domanda è sostenuta in tutto il mondo, ma l'offerta è sicuramente maggiore.

DIE ZEIT:  proprio in questa situazione i proprietari della banca, i Laender Amburgo e Schleswig-Holstein, nel mese di giugno hanno acquistato dalla banca un pacchetto di crediti inesigibili per un volume di 5 miliardi di Euro. Cosa dovrebbero fare i contribuenti tedeschi con questi rottami?

Ermisch: questa vendita comprende la metà dei nostri casi problematici fra i crediti erogati alle compagnie navali a partire dal 2009, ed ha alleggerito il bilancio di HSH Nordbank. Senza questo trasferimento l'istituto non sarebbe rimasto in piedi ancora per molto. Senza il trasferimento sarebbe stato impossibile vendere la banca entro il 2018, come previsto dalla recente decisione della Commissione UE

ZEIT: lo stato ha un serio problema: 256 navi, molte delle quali troppo piccole per gli standard odierni. Quali pericoli sono nascosti per il contribuente in questi rottami?

Ermisch: non è il mio compito fare questa valutazione

ZEIT: mi scusi, lei conosce questi crediti molto bene, le scadenze, i rischi...fino a qualche settimana fà apparteneva tutto alla banca.

Ermisch: tuttavia non posso prevedere il futuro. Questi crediti problematici, deve essere chiaro a tutti, appartenevano da sempre allo stato, come del resto la banca completa. Ora il portafoglio è anche formalmente proprietà dei Laender, perciò' la prego di chiederlo ai compratori. 

ZEIT: i Laender hanno pagato per i crediti solo il valore di mercato pari a 2.4 miliardi di Euro. Per la banca c'è stata quindi una perdita di 2.6 miliardi di Euro, che è stata imputata sulle garanzie che entrambi i governi regionali hanno accordato alla banca durante la crisi finanziaria. Detto chiaramente: significa che per la prima volta del denaro pubblico contante è uscito dalle regioni ed è fluito direttamente dentro le casse della Banca?

Ermisch: giusto, con la transazione c'è stata una perdita, coperta dai Laender, come previsto dagli accordi.

ZEIT: non stiamo parlando di perdite teoriche, lo stato sta già pagando?

Ermisch: per lo stato non è cambiato molto, per la banca invece si'. Solo un esperimento mentale: quando la banca durante la crisi finanziaria ha iniziato a vacillare, i proprietari avrebbero potuto conferire immediatamente 10 miliardi di nuovo capitale. In quel caso la banca avrebbe potuto cancellare immediatamente i crediti inesigibili e ripulire il bilancio.

ZEIT: è andata diversamente: i Laender hanno dato alla banca solo una garanzia su questi 10 miliardi di Euro

Ermisch: si', che si trattasse solo di una garanzia per le perdite e che queste perdite prima o poi si sarebbero materializzate, era chiaro a tutti i politici coinvolti - la domanda era solo quando e in quale dimensione. Agli occhi della vigilanza bancaria i 10 miliardi di Euro sono come capitale fresco. Purtroppo la garanzia era costruita in modo tale che la banca non potesse utilizzarla per ridurre i crediti inesigibili. Per questo una parte dei crediti inesigibili è stata venduta ai Laender. Se fosse stato per noi, questa cessione sarebbe stata ancora piu' grande. In precedenza avevamo 16 miliardi di Euro di crediti problematici, ora ne abbiamo ancora 11 miliardi - e questo non ci aiuta mentre stiamo cercando di vendere la banca.

ZEIT: durante la crisi Amburgo e Schleswig-Holstein hanno ricapitalizzato la banca con 3 miliardi di Euro di capitale fresco. Hanno poi recentemente acquistato un pacchetto di crediti deteriorati per un valore di 2.4 miliardi di Euro (giugno 2016), il cui valore è molto dubbio, e hanno coperto 2.6 miliardi di Euro di perdite della banca. In totale sono 8 miliardi di Euro. A questo si aggiungono ulteriori perdite, nascoste nei crediti problematici ancora in bilancio.

Ermisch: il conto totale sarà molto caro, nessun dubbio. L'aumento di capitale pero' io non lo considererei. E per le garanzie fino ad ora abbiamo pagato premi per circa 3 miliardi di Euro. Questo viene spesso ignorato.

ZEIT: alla fine i contribuenti quanto avranno sborsato per la vostra banca?

Ermisch: alla fine 10 miliardi di Euro di garanzie sulle perdite. Se questi 10 miliardi di euro saranno interamente utilizzati, si vedrà.

ZEIT: cosa succede se le perdite saranno superiori ai 10 miliardi di Euro?

Ermisch: le perdite che superano questo limite dovranno essere coperte dalla banca

ZEIT: sarà possibile?

Ermisch: penso che in economia niente può' essere escluso. Non prevediamo tuttavia che accadrà, ma naturalmente nessuno può' sapere cosa succederà nei prossimi 6 o 7 anni.

ZEIT: è certo che entro il 2018 si dovrà trovare un nuovo proprietario - oppure la banca entrerà in una procedura concorsuale. Cosi' vuole la UE. Ci sono già acquirenti interessati?

Ermisch: i Laender sono i venditori, e noi come banca li stiamo supportando. Il processo di vendita inizierà pero' quando saranno resi pubblici i conti del 2016, vale a dire la prossima primavera.

ZEIT: chi dovrebbe comprare la banca? Le banche attualmente non sono particolarmente in voga, e la HSH ancora meno.

Ermisch: il mercato bancario è in pessime condizioni, in tutta Europa. Sicuramente non c'è la fila. I proprietari devono pero' vendere, che lo vogliano o no. Cosa manca in Germania? Consolidamento. Ogni banca sostiene di essere in ottime condizioni, ma tutti sanno che le cose stanno diversamente. Nessuna banca in Germania ha una ragionevole quota di mercato. Qui sta l'opportunità. L'acquisto di HSH Norbank offre ai concorrenti la possibilità di migliorare la loro posizione competitiva. Amburgo è una grande metropoli, il Nord e la sua forza economica sono attrattivi. Gli istituti nazionali, ma anche la concorrenza estera potrebbero sfruttare questi punti di forza.

ZEIT: con la vendita si porrebbe fine alle sofferenze per il contribuente? Oppure la garanzia pubblica verrebbe trasferita?

Ermisch: nella decisione UE è previsto che la banca sia venduta insieme alla garanzia.

ZEIT: cosa resterà della HSH Nordbank?

Ermisch: una banca che ha un volume di affari di oltre 80 miliardi di Euro, ideale per le imprese che sono troppo grandi per una cassa di risparmio e troppo piccole per Deutsche Bank. Entro 3 anni avremo tra i 1700 e i 1800 dipendenti a tempo pieno, invece dei 2250 di oggi. E il nome cambierà, come deciso dalla Commissione UE.