mercoledì 14 marzo 2018

Non è rimasto molto dei piani altisonanti di Macron

Ottima sintesi di Eric Bonse da Lost in Europe sullo stallo delle trattative franco-tedesche in merito al progetto di riforma della zona euro. Oettinger e Altmaier stanno lavorando dietro le quinte per affondare il piano Macron e ci sono quasi riusciti, ormai non resta molto del progetto di riforma del presidente francese. Ancora una volta i primi della klasse non ne vogliono sapere di cooperare. Da Lost in Europe


L'euro avrà un proprio budget, un proprio parlamento e un ministro delle finanze – cosi’ auspicava il capo di stato francese Macron. In verità non resta molto delle altisonanti visioni per una unione monetaria completa e sovrana. Due politici tedeschi si oppongono.

La Große Koalition a Berlino ha promesso "una nuova partenza per l'Europa". Il governo federale tedesco vorrebbe soprattutto andare incontro alle richieste di Macron.

Sull’agenda delle riforme ci sarebbe "un alto grado di accordo con il presidente francese", cosi' aveva rassicurato la Cancelliera in un recente Video-Podcast.

A Bruxelles tuttavia non pare proprio che le cose stiano in questo modo - anzi sembra esattamente il contrario. Il Commissario al Bilancio Oettinger e il Ministro alle Finanze ad interim Altmaier (entrambi CDU) continuano a frenare sistematicamente i piani di Macron.

Le aspettative sul futuro dell'eurozona divergono pero' radicalmente. Macron chiede un Ministro delle Finanze della zona euro che abbia a disposizione un proprio budget miliardario.

Con queste risorse sarebbe possibile ammortizzare gli shock economici e stimolare nuovi investimenti, cosi' secondo Macron. L'obiettivo sarebbe una "unione monetaria sovrana", aggiunge il Ministro delle Finanze Le Maire.

Entrambi nelle scorse settimane sono stati sostenuti dal Presidente del FMI Lagarde. Un bilancio della zona euro renderebbe possibile "una politica finanziaria anti-ciclica, se necessaria", aveva detto la francese a Parigi.

"Sappiamo fin troppo bene che c'è resistenza da parte della Germania", ha aggiunto Lagarde. Ma si tratterebbe di avere anche una maggiore solidarietà in Europa.

Ma Lagarde ha fatto i conti senza Oettinger. L'uomo di Merkel a Bruxelles - come la Cancelliera, e' decisamente contrario ad un bilancio della zona euro.

"Nuove crisi debitorie"

Oettinger vorrebbe invece mettere a disposizione non piu' di 25 miliardi di euro dall'attuale bilancio dell'UE - ma solo a partire dal 2021, e suddivisi in 7 anni.

E' una somma ridicola, critica l'esperto finanziario della Linke De Masi. Perché in questo modo si riuscirebbe a mettere insieme solo lo 0.03 % del PIL dell'eurozona - troppo poco per muovere qualcosa.

"Se la domanda interna della zona euro si indebolisse e si creassero nuovi disavanzi delle partite correnti, avremmo una nuova crisi debitoria", avverte l'ex deputato.

Pillole amare

Anche l'obiettivo di Macron, quello di stabilizzare l'euro, non sembra convincere Oettinger. La nuova linea di bilancio è pensata per altri scopi: Oettinger vorrebbe portare nell'euro paesi come la Bulgaria e promuovere riforme strutturali in quel paese. 

In particolare fa riferimento ad una riforma neoliberista delle pensioni e del mercato del lavoro; Oettinger vorrebbe addolcire queste pillole amare con i soldi dell'UE.

Il politico della CDU a Bruxelles porta avanti un'idea controversa di Merkel. Al culmine della crisi euro infatti la Cancelliera voleva spingere paesi come l'Italia o la Spagna a fare le riforme strutturali mediante dei "contratti di riforma".

Dalla porta di servizio

Ma la proposta ha incontrato una massiccia resistenza nel Consiglio Europeo. E ora ritorna dalla porta di servizio della Commissione UE - Oettinger ringrazia.

Anche il Fiskalpakt, con il quale tutti i paesi della zona euro dovrebbero impegnarsi a raggiungere lo "Schwarze Null" (pareggio di bilancio) è tornato sull'agenda dei funzionari di Bruxelles.

L'ex presidente francese Hollande avrebbe voluto affondare il patto; il suo successore Macron ora dovrà mandarlo giu'. E secondo i desideri di Oettinger dovrebbe addirittura essere inserito nei trattati UE...

Anche il ministro delle finanze ad interim Altmaier cerca di fermare le richieste francesi. "Ho avuto l'onorevole compito di frenare alcune aspettative esagerate", aveva detto il braccio destro di Merkel dopo la riunione dell'eurogruppo di gennaio.

In quell'occasione si era parlato dell'unione bancaria. Sono anni che la Germania continua a bloccare l'introduzione di un'assicurazione congiunta sui depositi bancari della zona euro.

La Francia ora chiede che sia la Germania a spianare definitivamente la strada. Al piu' tardi entro il vertice UE di giugno l'unione bancaria dovrà essere completata, ha detto il ministro delle finanze Le Maire.

Ma Altmaier non ha fretta. Fino alla piena attuazione potrebbero essere necessari altri 10 anni, aveva detto. Le banche devono prima ridurre i loro crediti deteriorati.

Anche nel recente incontro dei ministri della zona euro le varie posizioni si sono scontrate duramente. La discussione deve essere stata veramente accesa, come ha ammesso lo stesso Altmaier.

Aria pesante nell'eurogruppo

"Non parlerei di una tempesta purificatrice, ma era chiaro che non ci saremmo allontanati dai nostri principi". In parole semplici: nulla si muove, Berlino continua a bloccare.

La disputa riguarda anche il fondo di salvataggio della zona euro, l'ESM. La Germania vorrebbe trasformarlo in un Fondo Monetario Europeo, ma anche questa riforma è bloccata nel singhiozzo franco-tedesco.

Berlino non vuole rinunciare al diritto di veto tedesco per i prestiti ai paesi euro in crisi. Al contrario Parigi chiede di passare al voto a maggioranza per poter essere piu' rapidi nella concessione degli aiuti finanziari.

Stabilità Vs Solidarietà

Dietro ci sono visioni diverse per l'Europa: Parigi chiede maggiore solidarietà, Berlino sottolinea invece la stabilità. Nelle regole di voto non cambierà nulla, insiste Altmaier.

Su una questione importante come questa un accordo non sembra essere in vista. Dopotutto la riforma dell'ESM è ufficialmente inserita nell'agenda dell'UE. E' una proposta che risale all'ex Ministro delle Finanze Schäuble. Non è rimasto molto dei piani altisonanti di Macron. Di un Ministro delle Finanze per la zona Euro non se ne parla nemmeno piu'...

5 commenti:

  1. mi sembra corretto.
    Perché bisognerebbe adottare la politica tipicamente americana del "frocio col culo degli altri"?
    Gli americani hanno rovinato il mondo, che si fottano.
    Quindi gli italiani si scordino di gozzovigliare, prendendo i sussudi E facendo il lavoro nero E evitando le riforme strutturali.
    Le politiche anticicliche andrebbero punite con il carcere, e possibilmente una pallottola in testa ai finanzieri che le sostengono.
    Cordialmente.

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    1. E' vero che gli americani hanno rovinato il mondo, ma al momento attuale l'insostenibilità della moneta unica in Europa sta facendo ampiamente il suo lavoro in tal senso. Il gap di competitività tra Germania e resto del mondo a causa della manipolazione dei cambi è insostenibile, da cui la guerra dei dazi.
      Gli italiani gozzovigliare? L'Italia ha il debito implicito più sostenibile al mondo ed è l'unico paese con un sistema pensionistico in equilibrio nel medio periodo, oltre ad aver mantenuto un avanzo primario di bilancio dal 1992 a oggi. A causa della folle moneta unica ha perso il 25% delle sue industrie. Ciononostante galleggia ancora. Chi ci sarebbe riuscito nelle medesime condizioni? Ma quale gozzoviglia? La gozzoviglia l'ha fatta la finanza tedesca prestando denaro a cani e porci senza ritegno per poi farsi salvare dallo Stato e impedendo agli altri di fare lo stesso. Salvo poi avere comunque un sistema bancario colluso con la politica e pieno di derivati stramarci.
      Le "riforme strutturali" sono una cosa sola: abbassare il costo del lavoro e moderare i salari a favore della rendita. Questa pantomima l'abbiamo sentita per decenni e non attacca più. Ora basta.
      Le politiche anticicliche permettono all'economia di ripartire facendo arricchire quegli stessi idioti che vorrebbero impedirle, salvo poi lamentarsi se l'economia crolla. Demenziale.
      Sappiamo bene chi è a favore delle politiche procicliche: cioè gli avvoltoi che hanno tutto da guadagnare dalla crisi. I fascisti del socializzare le perdite e privatizzare i profitti, per poi comprarsi le spoglie della crisi per un tozzo di pane.
      Una vergogna.

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    2. Vedo che il 1945 non ha insegnato molto a voi crucchi. Schade mein Troll:)

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  2. L'unione si può fare anche senza la presenza dei regali teutonici, saluti

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    1. Si può non fare proprio. Non l'ha prescritta il dottore.

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